Il 25 Marzo 2020 per la prima volta veniva istituito il Dantedì, una giornata interamente dedicata al Sommo Poeta da sempre simbolo della cultura e della lingua italiana. Perché il 25 Marzo?
Perché è la data che segna l’inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia. In particolare quest’anno si commemorano i 700 anni della morte di Dante, avvenuta a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321.
Viste le numerose iniziative organizzate da enti e istituzioni per celebrare questa giornata, l’I.I.S.”F.La Cava” di Bovalino, grazie al Dirigente Scolastico prof. Vincenzo Nucera, alla prof.ssa Patrizia Cicciarello e alla prof.ssa Francesca Tomasello, ma soprattutto grazie alla determinazione di sei studentesse della V C Scienze Applicate e, precisamente, Katia Bellocci, Giulia Calveri, Sophia Costabile, Cristina Gallo, Giada Marando e Dalia Reale che, nonostante le varie difficoltà causate dalle restrizioni dovute all’emergenza – Covid, hanno voluto organizzare un momento di dialogo e di riflessione in maniera virtuale per parlare dell’attività del Sommo Poeta. Ne è nato un video molto interessante, dal titolo “Perché leggere Dante oggi? Dal confronto sono scaturite numerose risposte: “Perché Dante è considerato il padre della lingua italiana e, in quanto tale, rappresenta un elemento decisivo per la nostra identità nazionale”, “Perché leggere la Commedia rappresenta un nuovo modo di vedere la realtà e di fare letteratura”, “Perché educa alla tolleranza e ci fa comprendere civiltà, culture e idee anche lontane dalle nostre” e ancora “Perché propone valori alti e ci insegna una critica costruttiva” . Dante, dunque , così come il suo poema non rappresenta un mondo ormai lontano ma, attraverso il suo capolavoro vivo e vitale, è il riferimento indispensabile per le generazioni di oggi e di domani; invita a sperare, a pensare al futuro, a pensare in grande attraverso … “l’amor che move il sole e l’altre stelle….”